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Ex scuola CL - L’edificio non finito è una bomba ecologica! 

Riceviamo il contributo, che pubblichiamo, di Alessandro Gaboardi, già dirigente ACLI e Vicesindaco di Crema

  26/04/2021

Di Redazione

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Cresce di intensità il confronto aperto dalla Comunità Socialista Cremasca sui destini dell'inconcluso e già fatiscente complesso scolastico di CL. 

Una questione che, al di là di come legittimamente la si veda, comporta inaggirabili questioni di superiore interesse comunitario. 

Caro Direttore, 

sono a chiederti udienza per il problema della costruzione del nuovo liceo Racchetti a Crema. 

Il tuo giornale ha ospitato gli interventi della comunità socialista che propone di realizzare il liceo nel complesso ormai da tutti denominato ex scuola di CL. Che di ex non ha nulla, in quanto non terminato, quindi senza storia, che si trova, come tutti i cremaschi sanno, nella zona Sabbioni/Ombriano, oltre il centro commerciale coop. 

In risposta è giunto un diniego contenuto in una nebulosa lettera del presidente della Provincia. Dico nebulosa perché ha ventilato una serie di motivi dai quali apparirebbe che il progetto è già definito, quando in realtà detto progetto, pare sia stato commissionato solo recentemente.  

In dieci anni non hanno fatto un passo avanti. Quanti anni ci vorranno per definire il progetto? 

Le osservazioni di Signoroni non considerano nemmeno che il quadro generale è mutato. Pare che il Covid non ci sia stato e se c'è stato, tutto passerà e si ritornerà come prima. Cioè si utilizzeranno le stesse strutture, mense palestre, laboratori, per scuole diverse. Riducendo probabilmente i costi, ma moltiplicando le occasioni di contagio. 

L'edificio non finito è una bomba ecologica! 

Sono 14000 metri quadri di fabbricato che vengono sempre più vandalizzati. Quindici giorni fa ho richiamato un numeroso gruppo di ragazzi che stava malversando all'interno distruggendo vetri e porte. 

Una sua riconversione è esiziale per la città. I miei amici della Comunità Socialista e il Consigliere Comunale Gianantonio Rossi, preoccupati del benessere della città, cercano una soluzione e ipotizzano di farci una casa di riposo. A mio avviso l'edificio è troppo grande. Comunque ben vengano i contributi e le proposte. 

La casa di riposo potrebbe ben trovare spazio nel palazzo incompiuto in Via Indipendenza che è più funzionale e centrale. Mentre un altro recupero con case alloggio per giovani coppie si potrebbe ricavare nel complesso previsto per gli studenti dell'università, a fianco del Canale Vacchelli, ed ora abbandonato al rustico 

L'edificio ex CL è stato concepito come scuola è ha tutte le caratteristiche per essere utilizzato in tal senso. 

Ricordo che questa scuola era prevista di fronte all'ospedale, in un'area che il piano regolatore aveva destinato a servizi. L'amministrazione di Crema, Sindaco dr Ceravolo, ritenne inadatto il luogo perché avrebbe portato nuovo traffico su un asse stradale già molto battuto.  

Se 20 anni fa la via Milano/ Via Libero Comune era trafficata oggi è intasata, anche perché nel frattempo hanno costruito il liceo Artistico (in realtà già previsto da anni ma fermato da problemi prima con la proprietà poi con la società costruttrice). 

L'area dove si trova la costruzione è facilmente raggiungibile, ha una urbanizzazione completata, è possibile espanderla con facilità. Cosa che non si può dire della destinazione prevista in Via Milano/ Via Libero Comune/Via Piacenza.  

Si tenga poi conto che il terreno dove la Provincia vuole costruire è, attualmente, diventato un bel bosco urbano con alberi d'alto fusto.  

Proclamiamo la giornata della terra e poi vogliamo sprecare terreno vergine avendo a disposizione un fabbricato già realizzato e adatto allo scopo? 

Dato che ci sono, se permetti, un ricordo: più di trenta anni fa si voleva spostare il Liceo Racchetti e si pensava di posizionarlo nel quartiere di Santa Maria. Purtroppo c'era la barriera della ferrovia e, giustamente, non se ne fece niente. 

Santa Maria, e in particolare l'area della Pierina, che già è di proprietà comunale, sono decisamente una destinazione migliore che non S. Bartolomeo. Ora un sottopasso c'è e un altro arriverà a breve. Piuttosto che fare l'intervento a S. Bartolomeo si faccia a Santa Maria collegandola con il complesso universitario. 

Ho ben presente che il Comune di Crema nel 2012 ha firmato una convenzione con la Provincia per realizzare l'edificio a San Bartolomeo, malgrado un comitato ad hoc proponesse di utilizzare la ex scuola di CL. Il motivo principale addotto allora era il timore di perdere il finanziamento, motivo paventato dall'onorevole Salini. Come al solito la gatta frettolosa fa i gattini ciechi. Ma la gatta per fare i mici non aspetta 10 anni. 

Cambiare idea, dopo due lustri, con una situazione mutata, può essere una dimostrazione di intelligenza politica e non opportunistica. 

La decisione della Provincia è sbagliata e va contro gli interessi della città di Crema.  

La Provincia va fermata! 

Il Comune di Crema ha il potere di concedere o non concedere l'autorizzazione a costruire e può farlo non per una impuntatura ma per buone ragioni.  

Chiedo ai Consiglieri Comunali di Crema di dibattere con serenità la questione. 

Ti ringrazio per l'ospitalità

Alessandro Gaboardi 

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